06 dicembre 2012

Torno in campo!

Mi sono rotto di stare in disparte quando il mondo gira all'incontrario.
È troppo tempo che manco dalla scena  pubblica, la legge è uguale per tutti, tutti abbiamo il diritto di tornare in campo ...a zappare le viti, a concimare gli olivi, a vangare l'orto e perché no, a cagare sotto gli olivi!
Non se ne può più di quelli che per i loro interessi, tipo non sporcarsi le scarpe di mota, escono per poi rientrare con il buon tempo. Quelli che mandano in campo gli altri a fare il lavoro sporco per poi tornare e beneficiare della bella stagione ...l'inverno c'è per tutti!!

Questi sono i giorni migliori per pianificare, elaborare, fare i lavori di ristrutturazione del sistema.

I cambiamenti climatici impongono nuove strategie di applicazioni al sistema: ridimensionamento dell'orto estivo. Miglioramento del sistema di intercettazione dell'acqua piovana con aumento del volume di scorte. Piazzare quelle piantine da frutto che nascono spontanee per poi innestarle in seguito, non piantare più piante acquistate in vivaio. Costruire finalmente il compost toilet per non cagare più sotto gli olivi :)

 Alcune di queste cose sono già state fatte, tipo per l'intercettazione dell'acqua piovana, adesso non ci sono più problemi, è bastato acquistare cento metri di tubo di gomma e l'acqua arriva in gran quantità per alcuni giorni ogni volta che piove abbondantemente. Adesso devo aumentare il volume di scorte, ed inoltre è in progetto un grosso filtro per rendere l'acqua pulita e limpida, anche se stagnante da molto tempo.

Con le estati torride degli ultimi anni ho costatato che le piante da vivaio non sono progettate per resistere in terreni particolarmete siccitosi. I frutteti moderni sono generalmente irrigati, quindi i portainnesti selezionati vanno bene per tali sistemi, mentre le pianticelle che nascono da semi delle piante del posto hanno già subito una selezione naturale. Prendere queste pianticelle e metterle subito nel luogo dove devono stare, per poi innestarle in seguito, può essere un modo più economico e sicuro che piantare una pianta da vivaio. 

Finalmente ho avuto l'illuminazione di dove e come devo fare il compost toilet, non sarà un posto bellissimo, ma come è nel mio stile è molto veloce da realizzare e soprattutto costa poco!!

05 novembre 2012

La mantide nella rete!



Con la raccolta delle olive si è conclusa una stagione da dimenticare, la siccità in questo angolo di mondo ha fatto il suo corso.
Adesso piove come non mi ricordavo più, non si vedevano i fiumi pieni dal marzo del 2011.

Il dieci per cento è la quantita di olio che ho fatto rispetto all'anno passato, solo 31 kg. Il 9,5  è la resa di olio in percentuale su 335 kg di olive, record assoluto negativo. 

Ci sarebbero altre olive da raccogliere, ma la mantide mi dice che le olive si raccolgono solo se ne vale la pena, altrimenti rimangono lì!

28 ottobre 2012

Sidro e succo di mela

Il vicino di casa ha delle piccole mele e non sa cosa farci!
Vado nel bosco a raccoglire i marroni e riporto a casa uno zainetto pieno di mele (il bosco e l'albero sono di proprietà dei miei cugini).
Tutto questo è avvenuto in tempi diversi per cui mi ha permesso di elaborare utilizzi diversi.


 Con le prime mi sono cimentato in una nuova avventura facendoci del sidro.
Il sidro è una bevanda che si ricava dalla spremitura delle mele fatta poi fermentare, un po' come il vino, questa piu o meno è la ricetta che ho seguito.
Mentre con le seconde, che erano veramente deliziose, le ho semplicemente spremute con lo strettoio del nonno, quello per il vino. Prima di spremerle vanno schiacciate e sbriciolate (si può utilizzare la pigiatrice dell'uva per lo scopo).  Poi ho imbottigliato il succo in bottiglie riciclate della birra e le ho sterilizzate a bagnomaria con il bollitore.


Tutto questo per dire che anche in anni di magra si riesce sempre a mettere in dispensa qualcosa da  degustare in inverno!

20 ottobre 2012

Annus horribilis

Non sono pessimista, non mi piace diffondere pessimismo, scrivo quello che mi sento dentro ed è questo il motivo per cui il blog rimane molto tempo inattivo!
Annus horribilis, si intende a livello vegetale-ambientale in una vasta zona della Toscana ...e non è ancora finita qui!
Il fatto che io definisco l'anno orribile in forma latina non è un caso.
Adesso mettetevi nei miei panni, l'obbiettivo che voglio raggiungere è di far produrre al piccolo pezzetto di terra abbastanza prodotto da considerarlo sufficiente per l'autosostentamento almeno di una persona. Lasciamo perdere che in realtà vivo benissimo anche senza, ma le utopie sono utopie.
Se non vivessi in un epoca dove il cibo è decisamente sottopagato in rapporto all'energia che occorre per produrlo, adesso sarei nei guai, quindi, annus horribilis!!

La causa principale manco a dirlo è sempre la siccità.

Direi che gli ultimi 73 mm di pioggia dell'ultimo mese sono nettamente insufficienti per uscire dalla siccità. Anche le sorgenti dove di solito mi rifornisco di acqua potabile sono esaurite (l'acqua del rubinetto dalle mie parti ha un cattivo odore e sapore).

L'anno è iniziato male con le api, scoperta la peste americana ho dovuto distruggere due alveari, mentre altri due sono riuscito a salvarli e questi fortunatamente mi hanno dato 40 kg di miele di castagno.

Per quanto riguarda gli ortaggi direi che andata ancora peggio perchè il caldo è arrivato prima che molte pianticelle fossero cresciute abbastanza e l'orto ben presto si è trovato in questa situazione.


Arriva l'autunno, la stagione dei raccolti principali come, l'uva, le castagne, le olive.
Di vino ce n'è un terzo dell'anno scorso, di olive ancora meno, e le castagne domani vado a vedere se riesco a portarne a casa qualche kg, ma dubito, dopo aver visto i castagni nelle condizioni che si vede nella foto nel mese di agosto.


Il mio ottimismo è più forte del pessimismo, così vedo il futuro migliore, dove il verde prevale sul giallo, e i frutti sono maggiori delle delusioni.


L'orto ha ripreso un po' di vigoria con le lattughe e i cavoli, poi ci sono le fragole e le melanzane che sono mancate nell'estate.


24 settembre 2012

Galline mugellesi



Da quando ho scoperto la permacultura e i suoi 12 principi è cambiato il modo di gestire il piccolo pezzetto di terra che ho. Tutto prima di agire, è pensato in modo che si possa mantenere con il minimo sforzo possibile,
Come molti sanno la cultura principale del mio pezzo di terra è l'olivo, poi ci sono le viti da vino e degli alberi da frutto, in alcuni spazi sotto gli olivi ho fatto un simil orto sinergico.
Gli olivi non hanno grandi pretese per quanto riguarda la lavorazione del terreno, ma è indispensabile targliare l'erba almeno una volta prima del raccolto. Questo comporta un notevole sforzo se il terreno non è in piano, perchè deve essere fatto manualmente, anche se si usa un decespugliatore il lavoro è notevole.
Gli animali da cortile possono aiutare in questo caso, limitando la crescita dell'erba.

L'esperimento con le anatre libere direi che in parte è fallito l'anno passato, quando la volpe ne ha uccise due, adesso stanno chiuse nel pollaio quando non c'è il sottoscritto.

Forse non tutti quelli che leggono sanno che abito a 15 km dall'uliveto, per questo non posso sempre aprire il pollaio la mattina per poi chiuderlo la sera.
Le mugellesi sono galline nane, molto rustiche e ottime covatrici, in più sanno volare abbastanza bene e dormono sugli alberi. Questo le rende particormene adatte a sopravvivere in modo libero, senza recinzione che le protegga da possibili predatori.
Adesso dovrò solo aspettare che si riproducono per averne un numero sufficiente a sopperire a un'eventuale predazine.

AGGIORNAMENTO DEL 29/04/13

questo è il gallo alcuni mesi dopo:


01 agosto 2012

La cicala e il formicone!

Fa caldo, con la gomma dell'acqua mi accingo ad annaffiare i pomodori, dall'albero dell'olivo sopra la mia testa un suono mi ricorda che siamo in estate.  Ci sono molte cicale all'uliveto che cantano e suonano come un'orchestra, io le ascolto e penso facile la vita, starsene tutto il giorno sopra un albero a canticchiare sperando che una bella morosa venga a farti compagnia. La cicala mi sorprende, sembra che abbia potuto sentire il mio pensiero, mi risponde con un vaffa ...ognuono ha i suoi problemi!!



Mi si addice molto prendere la parte della formica in questo caso, anzi direi del formicone! la memoria delle formiche è lunga ...tempo indietro scrivevo che ormai la stagione era compromessa a causa della siccità prolungata, che doveva piovere tanto per recuperare il giusto equilibrio idrico, piovere a tal punto che i tempi per una stagione normale non c'erano più. Cosi è andata, ha piovuto tanto nei mesi primaverili quando le piante doveveno crescere, l'acqua sì per le piante, ma ci vuole anche il sole ...non sono cresciute abbastanza, poi è venuta la solita estate degli ultimi anni, 40 gradi e neanche una goccia d'acqua. La situazione è critica per quanto mi rigurda anche se non ancora ai livelli dell'anno passato, purtroppo ci sono piante di frutti e di viti che sono già seccate, mentre gli olivi sembrano ancora sopportare bene l'arido.

La cicala mi dice ancora ...canta anche tu che all'inverno manca ancora molto, gli rispondo, ma non vedi che nell'olivo dove sei sopra te ci sono a malapena 10 olive? come pensi che posso passare l'inverno senza provviste? ...ballando?
-mi guarda stupita ...i supermercati sono pieni di olio e di ogni cosa che a voi umani vi interessa -rispondo, canta che è meglio... se dici questo vuol dire che non hai una visione reale di quello che sta accadendo in tutto il pianeta.

L'avidità dell'uomo ha portato la nostra unica terra alla rovina, si è spezzato tutto l'equilibrio che ci permetteva di vivere bene, non ci siamo accontentati di tutte le cose buone che abbiamo inventato per vivere meglio, ma abbiamo lottato l'uno contro l'altro per superarci a vicenda come se fossimo alle olimpiadi senza tenere in considerazione che ogni attività che facciamo ha delle conseguenze irreversibili.

Così mi son ritrovato con un campo in queste condizioni, con le viti che seccano e l'orto che sembra un desolante reperto archeologico.


Il bilancio è nettamente insufficiente, fagiolini, cavoli, cetrioli e tortarielli sono bruciati prima del raccolto, per zucchine e pomodori un po' meglio. Mi consolo con i frutti primaverili tipo albicocche, susine e fragole. Anche per gli agli non è andata male, ero abituato a peggio, mentre per le cipolle ho scoperto che c'è una mosca per ogni situazione!




La cicala e la formica

Durante l'estate la formica lavorava duramente, mettendosi da parte le provviste per l'inverno. Invece la cicala (a volte sostituita da una cavalletta in alcune versioni) non faceva altro che cantare tutto il giorno. Poi arrivò l'inverno e la formica ebbe di cui nutrirsi, dato che durante l'estate aveva accumulato molto cibo. La cicala cominciò a sentire i morsi della fame, perciò andò dalla formica a chiederle se potesse darle qualcosa da mangiare. La formica le disse: «io ho lavorato duramente per ottenere questo e tu che cosa hai fatto durante l'estate?» «Ho cantato» rispose la cicala. La formica esclamò: «Allora adesso balla!»
Morale: chi nulla mai fa, nulla mai ottiene.

05 giugno 2012

Per risollevarsi!

Un po' di orto dopo tanto dolore non fa male!
Non sto ad elencare le sciagure che mi tormentano in questi giorni, vi salverò dal calvario che sto sopportando.

Sembrava una stagione che non prometteva nulla di buono, il vento gelido di febbraio, la siccità che è durata fino a tutto marzo faceva pensare che ogni cosa che si seminasse sarebbe rimasta lì, a guardarsi fino all'avvilimento.
Poi è venuta l'acqua, e tutto è risorto, certo qualcuno ci ha rimesso le penne, ma il resto del mondo vegetale si è ripreso lo spazio lasciato dalle defunte.
In questi giorni si consuma: zucchetti, fragole, fave, piselli (gli ultimi), ciliege (finalmente i primi innesti cominciano a dare i loro frutti).

Vorrei fare un breve aggiornamento sull'aiuola, come l'ha chiamata Renato " Harlockulture". L'aiuola sta avendo un'ottima performance, sono già state divorate un mucchio di fave, i pomodori sono più avanti degli altri che sono nell'orto sinergico, o "orto furbo", non ho mai annaffiato e il terreno è sempre umido il giusto!

Questo mi ha suggerito di fare la stessa cosa, in maniera molto ridotta, con le piantine di melanzana e di peperoni.


L'amarillis fa la sentinella nell'orto furbo :).



 

29 aprile 2012

Bocci, fiori e insetti!

Fragole nell'orto sinergico




Zucchini




Alle formiche piace allevare gli afidi!




Alle coccinelle piace mangiare gli afidi




Lampascioni in fiore




Piretro in boccio


24 aprile 2012

T.I.T. telaino indicatore trappola

È tanto tempo che non parliamo di api, il tempo adesso manca, non è il momento di giocare, mi sento come se mi avessero messo in gastigo.
I piani apistici erano molti, se tutto andava bene dovevano svernare almeno 5-6 sciami su 7, e magari in buona salute. Invece solo quattro hanno superato l'inverno e due erano messi peggio degli altri al punto che l'unica soluzine per farli sopravvivere era unirli per fare uno sciame più forte. I piani erano di incrementare il numero di sciami dividendo l'arnia che l'anno passato era la più forte, ma i piani sono fatti per essere cambiati quando le cose non vanno come si vorrebbe. L'arnia più forte dell'anno passato, adesso è ancora sull'orlo di non farcela, adesso la più forte è quella che ho unito.

Diamo una risposta al titolo del post (che è meglio!).

Il T.I.T. non è altro che un telaino senza foglio cereo diviso da due asticelle per creare tre segmenti.
Questo telaino è stato pensato da Michele Campero, lo stesso che insieme a Giovanni Duccio, ha creato l'arnia duca e duca2. Attraverso l'uso del T.I.T. si ha principalmente un monitoraggio completo dello stato di salute dell'arnia. Con questo telaino si fa anche un'efficace lotta biotecnica contro la varroa.




Sopra vediamo il telaino dell'arnia più forte mentre lo sto analizzando. Si può osservare che entrambi i favi sono costruiti interamente con celle da fuco, le api hanno utilizzato cera vecchia (più scura) per realizzare il primo, quindi ancora le ceraiole erano poco attive, mentre l'altro favo è con cera nuova. Da questo si deduce che la colonia è in espansione, ha bisogno di spazio per la covata. In questo caso devo aggiungere un telaino nell'arnia.
Esistono delle tabelle per decifrare il T.I.T. elaborate direttamente dallo stesso ideatore.

La lotta alla varroa si basa sul fatto che la varroa preferisce riprodursi in celle da fuco, le api costruiscono generalmente favi con celle da fuco nel T.I.T.  per il semplice motivo che i fogli cerei che noi gli mettiamo sono prestampati con celle più piccole.
I tre settori del T.I.T. permettono alle api di costruire tre favi indipendenti che possono essere asportati con facilità a covata opercolata. Sfalsando il periodo di costruzione dei favi, permette di avere costantemente larve di fuco che attraggono la varroa.



 

In questo telaiono si vede in dettaglio la regina che è alle prese con l'ovodeposizione.


08 aprile 2012

pace e croce

Piove con tale tranquillità 
come se sorgente fresca bagnasse - finalmente!  
i piedi degli alberi 
nel loro cammino sotterraneo 

gli dei - o le nuvole? 
versano con cautela

le bocche son tutte aperte 
a poco a poco si riempiono le gole 
gorgoglia una piccola risata verde 


Piove con tranquillità 
come se non avesse mai cominciato 
nè smesso 
già cosa scontata. 

L' ingratitudine del corpo mortale!

Lo spirito invece si allieta di questo nulla 
di questa passeggiata di gocce all'infinito 

come se solo una corsa a rottadicollo 
si potesse fermare. 
                                      
                                      meeme
                                      Pasqua 2012 
                                      8 aprile

05 aprile 2012

Buona allegagione!

Sono diventato un danzatore mica da poco... ogni volta che vedo passare una nuvola mi metto a fare la danza della pioggia. Il risultato non è così male, ogni cinque minuti di danza corrisponde a 1 mm d'acqua, ebbene sono riuscito a far piovere quanto basta per far sbocciare la primavera anche alle Pozze.
 La situazione non è così male ...sì è vero che ho dovuto rinunciare alla semina di alcuni ortaggi per la scarsità d'acqua, ma ci sono anche delle belle sorprese tipo l'allegagione delle piante da frutto che quest'anno si sta rivelando più prolifica del solito.

albicocche
mandorle
pesche
fichi
coccinella sopra una foglia del melo
Se questo quì sotto non vi sembra un orto normale, bene, ci avete visto giusto, è un orto alla Harlock!!
orto

26 marzo 2012

Barbecue con il bidone!

















Non è una mia opera. Girando per piccole realtà imprenditoriali della zona si possono trovare certe opere fatte da PERSONE, non da dipendenti schiavi come nelle grandi aziende.
Questo per dire che un operaio di una grande azienda non farà mai nello stabilimento dove lavora un lavoro a lui utile e appagante senza essere cacciato!!


"Piccolo è bello" ...grande è comodo il barbecue, con il bidone si fa anche questo.

18 marzo 2012

Certe volte ritornano!

















Non conosco la varietà di questa pianta di peperoncino, so che è molto piccante, resistente alla siccità, alle lievi gelate invernali, ma non troppo. Appunto, TroppoBarba, è lui il vero sceneggiatore di questo film, lui scrive la trama e io la eseguo, come per l'innesto dell'anguria.
La trama del film è la vita di una pianticella di habanero che in natura e con il clima ideale sopravvive alle stagioni ...è una pianta perenne.
Certo la mia pianticella non è un habanero, magari l'habanero sarebbe seccato ancora prima di espiantarlo per metterlo in un luogo più riparato (da me non è riuscito neanche a crescere). Il luogo appunto, non è un triste "sarcofago" dove sarebbe morto di tristezza, ma è davanti alla porta di casa e quando il freddo era troppo è bastato metterlo in casa, così al bisogno abbiamo utilizzato i frutti per condirci la pasta. Direi che è un'esperienza da riprovare ;)

Adesso spero che TroppoBarba non tolga il mio blog dai suoi feed, il merito di questo successo è suo, io sono stato solo il regista.

La pianticella è tornata al posto d'origine, vicino a i suoi coetanei ormai defunti, chissà che non muore di tristezza!

11 marzo 2012

L'uomo empatico

La fine dell'era del consumismo ci costringe a trovare uno stato interiore estroverso, ci vuole empatici con gli altri. Questo è quello che teorizza l'economista filosofo Jeremy_Rifkin, così alle porte della terza rivoluzione industriale l'uomo dovrà far uscire la vera natura che è in lui, l'empatia.

La mia empatia è ampiamente provata nel condividere in mio mondo con esseri altrettanto empatici, ci capiamo senza usare parole, ci scambiamo favori e ci aiutiamo nella nutrizione.


















Ci sono anche esseri che sono meno empatici con l'uomo, o noi con loro, gli abbiamo distrutto l'esistenza, sono sulla faccia della terra da molto tempo prima di noi, indispensabili per la sopravvivenza della vita come la conosciamo, la loro vita adesso è nelle nostre mani.

La morte è una cosa brutta, non vorremmo mai averne a che fare, viaggia per tutta la nostra esistenza a nostro fianco, senza mai mollarci. Ogni tanto ci viene dietro senza farsi vedere per un po' e noi crediamo che ci ha mollati, che magari si occupa degli affari degli altri.
Adesso so cosa vuol dire perdere una famiglia, so anche cosa vuol dire perderne quattro!
Ero arrivato ad avere 7 nuclei d'api nell'autunno scorso, adesso stanno per diventare tre, dopo la decisione di unirne due.

















Continua il clima ostile, dopo i dieci mm di acqua della settimana scorsa è arrivato il vento ininterrotto che ha asciugato completamente tutto, ormai la stagione è compromessa. Per ripristinare i livelli idrici sotterranei dovrebbe piovere quasi ininterrottamente per un mese. Il 30 marzo è un anno esatto che ha "smesso" di piovere, l'emergenza idrica del terreno è una costante dal maggio scorso.
Non ho mai potato gli olivi in queste condizioni, sono brutti, gialli, secchi, non hanno foglie.


26 febbraio 2012

Clima ostile due.

Il meteo non mi tanquillizza, come scrive il contadino da queste parti è un'anno che ha smesso di piovere!
A poche miglia da qui ci sono state alluvioni, inondazioni, tempeste di neve. Da noi "solo" raffiche di vento e tanto freddo, ma niente acqua!

Questo blog non ha un argomento specifico, si scrive di politica, autarchia, permacultura, meteo e disastri ambientali ...direi che i disastri vanno per la maggiore.
Sono un osservatore, elaboro estemporaneamente e mai profondamente, istintivo e poco razionale, ma se mi do un obbiettivo mi faccio in quattro per raggiungerlo. Il problema è che non ho un grande obbiettivo, ne ho tanti tutti marginali, i grandi obbiettivi a lungo termine mi opprimono. Mi piace sentirmi libero, ma accade che riesco sempre ad avere troppi impegni. Questo mi impedisce di approfondire gli argomenti che mi interessano, di finire piccoli lavori "del mio mondo" poco importanti, per poter fare quelli "obbligati", e così intorno a me regna il caos.

Non piove, dovrei starmene in casa e aspettare che questo 2012 faccia in suo corso, non dovrei seminare, seccherà tutto, ci dovranno portare l'acqua con le cisterne come in Africa, non sto scherzando, una siccità così non si era mai vista.
Ed io cosa faccio? ...semino, pianto, poto le viti e gli olivi come se fosse tutto normale, ma senza acqua seccherà tutto!!
In estate non piove mai, se non ha piovuto d'inverno quando pioverà??


29 gennaio 2012

Trovare soluzioni!

Eravamo rimasti che si sentiva sempre il profumo dell'estate, adesso dell'estate c'è rimasto solo la siccità. I fiumi sono in secca e le sorgenti, dove si attinge per l'acqua potabile, buttano come ad agosto.

Qualcuno penserà che sono fissato con il problema siccità, in realtà è davvero diventato il mio vero pensiero fisso, questo è un problema che si deve trovare una soluzione se non si vuole affogare in un bicchier d'acqua!
L'acqua è l'elemento indispensabile per la vita delle piante e per ogni essere vivente, ma talvolta può diventare l'elemento problematico.

L'aiuola che ho costruito è un esperimento azzardato per quanto riguarda l'uso dell'acqua. Una delle regole basilari del giardinaggio è di non lasciare acqua stagnante nel sottovaso, ecco io ho creato un'aiuola che ha un sottovaso e trattiene l'acqua. Una delle possibili conseguenze di una tale soluzione potrebbe essere il marciume radicale delle piante.
Il marciume radicale avviene quando il terreno in cui sono radicate le radici della pianta è fradicio d'acqua.
Nel mio esperimento ho applicato un sistema molto semplice per impedire che il terreno non si inzuppi e che le piante abbiano il giusto grado di umidità, in pratica l'acqua rimane solo sul fondo e risale principalmente per evaporazione.

Questo è quello che ho combinato!

Ho scavato una fossa di 25 cm di profondità, 120 cm di larghezza e lunga 5 metri, ho messo a bolla con la livella il fondo.

















All'interno della fossa ho steso un telo in pvc, in modo da creare un grosso recipiente, nel fondo ho steso uno strato di leca (argilla espansa) di circa 5 cm.

















Per far rimanere il terreno separato dalla leca e dall'acqua, ho steso dei teli di stoffa appoggiandola direttamente alla leca..
Adesso entra in scena l'alta tecnologia :) avete presente quei tubi corrugati, quelli che si interrano per far passare i cavi elettrici, ecco gli ho fatto dei piccoli fori 4-5 mm di diametro, ogni 5 cm per tutta la lunghezza che occorre per stenderne due in tutta l'aiuola. I fori vanno fatti tutti in fila, in modo che rimangono tutti alla stessa altezza quando il tubo è steso.
Al centro ho messo delle fascine di legno come si fa per l'aiuola a cumulo.

















Non ho scattato delle foto che illustrassero i passaggi successivi, soprattutto non si vede bene che ho messo due tubi di scarico dell'acqua in eccesso, altrimenti la fossa si riempirebbe facendo marcire tutto.
Gli strati di terreno sopra sono stati messi seguendo sempre il metodo dell'aiuola a cumulo, il risultato di tale operazione non è garantito, ma i problemi si risolvono cercando soluzioni!