20 ottobre 2008

Grifola frondosa


Il piacere della sorpresa, a volte sta dietro un cespuglio, oppure può stare anche tra i polloni di un castagno secolare, ma cosa ci fa un fungo proprio lì?
Ho sempre sentito parlare di questo fungo mitologico, che cresce anche dentro il castagno, le leggende familiari narrano che molti anni fa mia madre lo trovò che pesava svariati chili, la grifa così lo chiamava non ricordo per quanto tempo e quante persone riusci a sfamare, ma ricordo che quando me lo diceva mi impressionava e mi incuriosiva di come potesse essere questo fungo.

Come tradizione familiare ieri siamo andati a raccogliere i marroni "nel'ex castagneto di famiglia", (adesso appartiene ai miei cugini) per me è come un santuario; purtroppo anche quest'anno, come accade spesso gli ultimi anni, di castagne ce n'erano veramente poche, la causa manco a dirlo è sempre la stessa:la siccità e il troppo caldo, il quale mette a dura prova le piante di castagno.
A dare un senso a questo triste viaggio c'è stato il "trovamento" di questo raro fungo.

12 ottobre 2008

Appuntamento al frantoio



Le olive sembrano mature, ma stamani quando sono andato al frantoio per prendere l'appuntamento per la fragitura, la signora del piccolo frantoio mi ha detto che non sono ancora pronte, che il risultato adesso sarebbe un olio "pizzico" e ci vuole molto tempo perche lo perda.
Ma secondo me gli aromi che ha l'olio franto anticipatamente sono particolarmente apprezzabili.



Intanto prosegue il lavoro di fascinatura delle frasche della potatura, (ma chi me l'ha fatto fa') dispiace vedere tanta energia sprecata, per scaldare il forno vanno benissimo.



Il buon risultato delle trappole si vede, anche se sembra sia stata una stagione negativa per la mosca olearia.

06 ottobre 2008

Campagna popolare

campagna popolare
PER UNA LEGGE CHE RICONOSCA
L’AGRICOLTURA CONTADINA E LIBERI IL LAVORO DEI CONTADINI DALLA BUROCRAZIA

ESISTE un numero imprecisato di persone che praticano un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta; un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna.
Per quest’agricoltura che rischia di scomparire sotto il peso delle documentazioni imposte per lavorare e di regole tributarie, sanitarie e igieniche gravose,
per ottenere un riconoscimento che la distingua dall’agricoltura imprenditoriale e industriale, per ottenere la rimozione degli ostacoli burocratici e dei pesi fiscali che ostacolano il lavoro dei contadini e la loro permanenza sulla terra,


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