29 gennaio 2008

La Merla e i suoi giorni


I giorni della Merla, dovrebbero essere i giorni più freddi dell'anno, ma ormai le stagioni non sono più le stesse.
Ricordo quando ero piccolo, i fossi nei campi con il ghiaccio talmente spesso, che ci camminavo sopra, ricordo quando ero un pò più grande, del lago vicino casa mia completamente ghiacciato e anche lì incoscientemente ci si poteva camminare sopra.
Adesso sono alcuni anni che non si vede più ghiaccio sul lago.
La vegetazione sembra quella di primavera. In collina molti hanno iniziato la potatura degli olivi. Si diceva che l'olivo si poteva potare a inverno finito quando non c'era pericolo di gelate, ma adesso non c'è pericolo, e non è un bene.

21 gennaio 2008

Miserable Monday


Secondo gli inglesi oggi è il Miserable Monday, il giorno in qui dovremmo sentirci più tristi di tutto l'anno.
Per quanto mi riguarda oggi non è stata una bella giornata, ma lasciamo perdere!
Le feste sono ormai passate, la primavera è ancora lontana, anche se non fa molto freddo il tempo è grigio, il lunedì è di solito è giorno più brutto della settimana, e in più siamo senza una lira in tasca.

16 gennaio 2008

E' arrivato Mirtillo


Amico fedele, tu che sei nato felice e ignaro di ciò che il destino ti ha riservato, felice sei stato nella tua prima luce che hai vissuto, ma il mondo non è così innocente.

Mirtillo viene dal canile, una signora ce l' ha portato con un trasportino per gatti, dice di averlo trovato per strada e di averlo tenuto un mese prima di farlo rinchiudere in una gabbia.
Così Mirtillo, di cinque mesi, ha il primato di essere stato abbandonato due volte.
L'amico e l'uomo, il secondo non sarà mai amico come il primo.

13 gennaio 2008

Rospo: inquilino del deposito


Avevo notato la sua presenza qualche settimana fa, stamani nell'intento di ripulire il deposito, ho colto l'occasione di fotografarlo.
Ci sono altre foto nel photoblog.

11 gennaio 2008

Recupero deposito


Purtroppo il mio uliveto non è provvisto di una sorgente e neanche di un pozzo per l'acqua, l'unico modo per avere un po' di acqua per irrigare nelle calde giornate d'estate è di raccogliere più acqua piovana possibile.
Nell'estate passata avevo soltanto due cisterne di mille litri, adesso posso recuperare alcuni depositi trovati nell'appezzamento acquistato questo inverno.
Il recupero consiste nello stagnare l'interno del deposito con un'apposita guaina, rinforzare le pareti e fargli una copertura.
Se il tempo me lo permette spero di riuscirci prima che finisca la stagione delle piogge.

06 gennaio 2008

Dal produttore al consumatore

La cosa più semplice del mondo, coltivare raccogliere consumare e vendere quello che è in più.

Questo è quello che ha fatto l'uomo dalla notte dei tempi, poi ci siamo andati a complicare la vita, probabilmente cercando cose sempre più strane e non di stagione.

Adesso sembra che ci sia un cambiamento di tendenza, forse grazie alla vera informazione di internet, la gente si rende conto della non sostenibilità dell'intero sistema economico mondiale.

Grazie al ministero delle politiche agricole, adottiamo una forma di mercato già esistente in tutto il mondo, "farmers markets" dal produttore al consumatore, accorciando la filiera con il vantaggio di avere un prodotto più fresco e consapevoli della provenienza.

Questo dovrà avvenire tramite mercati specifici con autorizzazioni rilasciate dal comune.

03 gennaio 2008

La prima neve

In questi giorni di freddo, mi sono ricordato di una storia narrata da un artista che mi sta molto a cuore: Alberto Bruni

"Erano du giorni boni che facia un freddo da lupi , da pelare ben bene le mani.
I grandi dicevono la sera al focolare che non se riusciva neanche a lavorare. Io giocavo col gatto quando per la prima volta sentì dire che se el freddo calava avrebbe fatto la neve. Quando chiesi che fosse sta neve il babo me disse ch'era un'acqua ma più soda, più bianca e dimolto più fredda. Era sicuro che fosse acqua perché se se portava dentro casa la neve, veloce artonnava acqua.
Il giorno dopo el freddo calò. Quella notte tutto restette zitto, fece chiaro dalle finestre e la mattina tutto era, come aveva detto el mi babo, sodo, bianco e dimolto più freddo. Era venuta, perch'era sicuro che fosse acqua , dal cielo ma dormivo e non l'avevo vista cadere. Non volevono che uscissi de casa ma nonno Vincenzo, che caminava solo con du bastoni, me disse d'andare.
I piedi sparivano dentro quella roba e se cadeva sempre per terra. Feci caso che ai grandi non li piaceva e ai vecchi anche de meno. Invece ai bambini com'ero io piaceva dimolto. Se la tiravano perché era meno dura de sassi, ce scivolavano sopra come quando se slitta su l'olio. Ce se poteva fare una statua come colla creta del fiume o la mota. Anche il cane pareva felice, mentre el nostro gatto era rimasto dentro casa.
C'era un omo che con un bastone batteva un albero per far cadere le pine. Questo piaceva a tutti perché sul foco faciono udore. Un altro ne disse tante perché el su mulo non volea caminare. Tira tira fece tanto de cadere tutto disteso. Noi se rise ma quell'omo ce mandò via".

Alberto bruni